La Federazione Russa (in russo: Российская Федерация[?], Rossijskaja Federacija, ) chiamata comunemente anche Russia, è un paese transcontinentale che si estende tra l’Europa e l’Asia.
Con una superficie di 17 075 400 km² la Russia è il Paese più vasto del pianeta. Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Corea del Nord e Mongolia; insieme alla Cina è lo stato al mondo con il maggior numero di stati limitrofi (14), considerando anche stati con ridotto riconoscimento internazionale gli stati confinanti con la Russia diventano 16 (vanno aggiunti Abcasia e Ossezia del Sud entrambe riconosciute dalla Russia). Inoltre possiede dei confini marittimi con il Giappone (attraverso il mare di Ochotsk) e gli Stati Uniti (attraverso lo stretto di Bering). È bagnata a nord ovest dal mar Baltico nel Golfo di Finlandia, a nord dal Mar Glaciale Artico, a est dall’oceano Pacifico e a sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Comprende anche l’exclave dell’Oblast' di Kaliningrad, compresa tra mar Baltico, Polonia e Lituania. Nel 2012 contava circa 143 milioni di abitanti, ha come capitale Mosca ed è tradizionalmente suddivisa tra Russia europea e asiatica dalla catena montuosa degli Urali.
Come principale successore dell'Unione Sovietica, la Russia è ancora uno stato con una forte influenza politica, specialmente all’interno della CSI, che comprende tutte le ex repubbliche dell'Unione Sovietica tranne le tre repubbliche baltiche, Lettonia, Estonia e Lituania, e la Georgia uscita nel 2008, l'Armenia, l'Azerbaigian, la Bielorussia, il Kazakistan, il Kirghizistan, la Moldova, il Tagikistan, il Turkmenistan, l'Ucraina (paese membro non partecipante) e l'Uzbekistan.
Nei primi anni del XXI secolo l’economia ha presentato tassi di crescita tra i più elevati a livello globale, tanto che la Russia è considerata uno dei cinque paesi a cui ci si riferisce con l’acronimo BRICS. La crisi finanziaria internazionale si è fatta però sentire duramente a partire dall’autunno 2008, mettendo in dubbio molte delle certezze acquisite in un decennio di espansione.Dal 18 marzo 2014, in seguito all'esito di un referendum che vide la schiacciante vittoria di coloro favorevoli all'annessione alla Russia ed era stato indetto dalle forze politiche della Repubblica autonoma di Crimea che si era proclamata unilateralmente indipendente dall'Ucraina in data 11 marzo 2014, è cominciato l'iter amministrativo di integrazione della penisola di Crimea (compresa quindi anche la città autonoma di Sebastopoli) come nuovo soggetto federale della Federazione Russa, sebbene la mossa sia contestata dalla quasi totalità delle nazioni occidentali e non.