La penisola di Crimea (in ucraino: Кримський півострів[?] Kryms'kyj pivostriv, in russo: Крымский полуостров[?] Krymskij poluostrov, in tataro di Crimea: Qırım yarımadası) è la più grande penisola affacciata sul mar Nero ed è collegata alla terraferma solo dall'esile istmo di Perekop, che la unisce alle regioni sudorientali dell'Ucraina. È situata a ovest del territorio russo, dal quale è separata dallo stretto di Kerč. Chiude a sud la sezione nordorientale del mar Nero, il mar d'Azov, sul quale si affaccia la striscia d'Arabat che lo separa dal sistema di baie detto lago di Sivaš.
La sovranità sulla penisola è contesa tra Ucraina e Russia. Secondo la Costituzione ucraina, come riconosciuto dai trattati internazionali, la penisola è parte integrante dell'Ucraina, consistente nella Repubblica Autonoma di Crimea (che comprende la maggior parte della penisola) e la città di Sebastopoli nel sud-ovest. La Crimea e Sebastopoli si sono dichiarati congiuntamente uno stato indipendente nel marzo del 2014 e sono stati poi integrati nella Russia come stati federali, come Repubblica di Crimea e Città Federale di Sebastopoli. L'Ucraina e la maggior parte della comunità internazionale non riconoscono le pretese della Russia, e considerano illegittimi i governi filo-russi di Crimea e Sebastopoli.
Mentre la quasi totalità della penisola stessa è di fatto sotto il controllo russo, la parte superiore dell'Arabat è amministrata dall'Ucraina come parte dell'Oblast' di Cherson.